IL GRUPPO DEL ROSARIO DELLA PACE, si incontra in parrocchia, ogni secondo lunedì del mese, nella chiesa Santa Maria degli Angeli, nella borgata di Partanna-Mondello a Palermo, in Via Lorenzo Jandolino 117.
INIZIO PROGRAMMA: ore 16,30 Presentazione ed accoglienza del Parroco, padre Pasquale Della Corte, ore 16,45 Adorazione Eucaristica, ore 17,00 Recita del Santo Rosario, ore 18,00 Celebrazione Santa Messa. Tutto è animato, con canti e lettura dei messaggi della Regina della Pace...
CARISMA DE GRUPPO DEL ROSARIO: è di essere strumento della Nuova Evangelizzazione della Pace, al servizio della Chiesa Cattolica del Terzo Millennio, che si impegna ad annunciare la Parola di Dio, la Buona Novella e la Dottrina Cristiana.

Il Blog è consacrato alla Regina della Pace, a San Michele Arcangelo e a San Giuseppe.

Pace e bene!!!

VENITECI A TROVARE PER PREGARE INSIEME IL SANTO ROSARIO, VI ASPETTIAMO NUMEROSI!!!

per chi volesse, la Madonnina di Medjugorje, a casa propria e in famiglia, per formare un cenacolo del rosario, può contattare la sig.ra Anna Maria al cell. 339/6090931 oppure padre Pasquale in parrocchia al 091/450773, è dovere di ogni cristiano pregare il rosario ogni giorno pace e bene!

"La fede non è alienazione, ma cammino di verità per prepararsi a vedere il volto meraviglioso di Dio!" (Papa Francesco)


sabato 30 agosto 2014

A V V I S O


Padre Pasquale parroco della Parrocchia Santa Maria degli Angeli di Partanna Mondello, 
informa tutti coloro che visitano questo blog, 

che domenica 31 agosto alle ore 16,
 in parrocchia si terrà l'Ora di Spiritualità con collegamento diretto a Radio Maria.

Si pregherà il Rosario per la Pace e la Santa Messa. 
Vi aspettiamo venite numerosi. Gesù e Maria.

Messaggio straordinario dato a Ivan il 29 agosto 2014 sulla collina del Podbrdo



Carissimi, ecco quanto Ivan ci ha riferito dell’apparizione da lui avuta ierii sera, venerdì 29 agosto 2014, sul Podbrdo alle ore 22:00:
 «Dopo questo incontro con la Madonna, vorrei avvicinarvi e descrivervi brevemente ciò che è più importante dell’incontro di stasera. Anche stasera la Madonna è venuta a noi gioiosa e felice ed all’inizio, come sempre, ci ha salutato tutti col suo materno saluto: “Sia lodato Gesù, cari figli miei!”. Poi ha steso le mani ed ha pregato per un periodo di tempo su tutti noi, ha pregato in particolare su voi malati qui presenti. Poi la Madonna ha pregato per un tempo prolungato per la pace, per la pace nel mondo. Poi ci ha benedetto tutti con la sua benedizione materna ed ha benedetto tutto ciò che avete portato perché venisse benedetto. Io ho raccomandato anche tutti voi, tutti i vostri bisogni, le vostre intenzioni, le vostre famiglie ed, in particolare, tutti voi malati presenti. Poi la Madonna ha continuato a pregare su tutti voi per un periodo di tempo ed in questa preghiera se n’è andata nel segno della luce e della croce, col saluto: “Andate in pace, cari figli miei!”.
Vorrei evidenziare in modo particolare che anche stasera, durante l’incontro, la Madonna ha pregato per un tempo prolungato per la pace. Grazie!”».

domenica 19 gennaio 2014

Miracolato a Lourdes, missionario laico di Palermo: Biagio Conte della Comunità Speranza e Carità

"Miracolato" a Lourdes il missionario palermitano Biagio Conte

Il laico celebre perché ha creato dal nulla la Missione di speranza e carità che accoglie oltre 900 persone e sostiene migliaia di famiglie era da anni su una sedia a rotelle. Dopo un bagno nella vasca si è alzato e ha ripreso a camminare

Mariateresa Conti - Ven, 17/01/2014 - 16:07
Era andato a Lourdes per accompagnare i malati. E quel bagno nella vasca quasi non voleva farlo, preferendo cedere il posto a quei bisognosi cui ha dedicato tutta una vita. Ma Biagio Conte, 50 anni, il missionario laico celebre a Palermo perché da nulla ha creato tre strutture che assistono gli ultimi e danno sostegno a migliaia di famiglie, si è bagnato nelle acque di Lourdes. E dopo quel bagno ha messo da canto la sedia a rotelle su cui era costretto da quasi dieci anni, per uno schiacciamento delle vertebre che non gli permetteva più di camminare.
Si grida al miracolo, a Palermo, per l'inspiegabile guarigione di uno che di miracoli ne ha fatti tanti, visto che la sua Missione di speranza e carità, che nel tempo si è fatta in tre con altrettante strutture che accolgono circa 900 persone in difficoltà e danno sostegno a migliaia di famiglie. A dare la notizia di quanto era successo a Biagio a Lourdes è stata la stessa Curia, che ha raccontato la storia attraverso la newslettere della diocesi. Lo conoscono tutti, a Palermo e non solo, Biagio Conte. Divenne celebre in tutta Italia nei primi anni Novanta, quando di lui, figlio di un imprenditore apparentemente scomparso nel nulla si occupò la trasmissione «Chi l'ha visto?». Non era scomparso, Biagio. Aveva solo scelto una via di povertà e di dedizione agli ultimi, nello spirito di San Francesco. E così aveva deciso di fare un pellegrinaggio a piedi, da Palermo ad Assisi. Solo con il suo bastone e il cane incontrato lungo il suo viaggio, Libertà.
Ne ha fatta di strada, da allora, Biagio Conte. A suon di proteste e digiuni ha «conquistato» a Palermo tre strutture abbandonate, trasformandole in altrettante case per i poveri, gli ultimi, i bisognosi. Da molti anni, almeno una decina, era costretto sulla sedia a rotelle per uno schiacciamento delle vertebre. Ma questo non gli ha impedito di continuare a occuparsi dei suoi poveri, costantemente. E proprio mentre era a Lourdes con i suoi poveri è arrivata questa strana guarigione. «È stata una grazia inaspettata - racconta Biagio - che ho ricevuto dal buon Dio che ha incaricato la sua madre Maria. Io ho sempre avuto a cuore la Vergine, ma non mi ero mai recato nel santuario di Lourdes, un viaggio che è stato possibile grazie all'Unitalsi che mi ha invitato insieme ai malati. Io non pretendevo nulla ed anzi ho dato la precedenza agli altri malati. Poi mi sono deciso e subito dopo essermi immerso ho avvertito come un fuoco dentro che mi ha permesso di tornare non a camminare, ma a correre verso le tante persone che me lo chiedono. Dopo il bagno in piscina non ho sentito più il bisogno della sedia a rotelle - continua il missionario laico- e del bastone che però non lascio perché mi ricorda il viaggio fatto nel '90 da Palermo ad Assisi, infatti da allora lo porto sempre con me e adesso mi fa riassaporare i momenti in cui correvo da una parte all'altra della città».
A dare il crisma dell'ufficialità alla notizia, la newsletter della diocesi diPalermo, che espressamente parla di possibile miracolo titolando: «Biagio Conte torna a camminare grazie all'intercessione della Madonna di Lourdes». Una bella favola. Che il regista Pasquale Scimeca, che su Biagio Conte ha in cantiere un film, potrà aggiungere alla sua sceneggatura.
http://www.ilgiornale.it/tag/biagio-conte-67410.html

Scatta l'ora X di Medjugorje. Francesco decide sul dossier dei teologi

DA IL FOGLIO DI FERRARA
18 gennaio 2014 - ore 06:59

Scatta l’ora X di Medjugorje. Francesco decide sul dossier dei teologi

Il giudizio del Papa sulle apparizioni di Medjugorje si avvicina. Giovedì,
in Vaticano, è stato ricevuto il cardinale bosniaco Vinko Puljic,
arcivescovo di Sarajevo. Da ieri, è a Roma anche il cardinale Josip Bozanic,
arcivescovo di Zagabria. Fonti croate hanno poi spiegato che il dossier su
cui lavora da tempo la commissione guidata da Camillo Ruini sta per essere
posato sul tavolo di Francesco. Con i sigilli del caso, a rimarcare la
delicatezza del contenuto e l’importanza della materia. Quattro anni di
lavoro per il gruppo di teologi, medici, psicologi ed esperti di mariologia
istituito da Benedetto XVI e chiamato a dire se nelle apparizioni della
Madonna sulla collinetta di un paesino dell’Erzegovina ci sia del
soprannaturale. La vicenda va avanti da più di un trentennio, e da Roma non
è ancora giunta una risposta definitiva.

L’aspetto più delicato e controverso è che quello delle apparizioni è un
fenomeno tutt’altro che concluso. Continua, a cadenza seriale, ed è perfino
delocalizzato. I veggenti, cioè, vedono la “giovane donna bellissima”
ovunque si trovino. Anche a migliaia di chilometri da Medjugorje, anche
oltreoceano. Un aspetto, questo, che ha spinto lo scorso ottobre il prefetto
della congregazione per la Dottrina della fede, il teologo Gerhard Müller, a
vietare ai cattolici americani di partecipare a “riunioni, conferenze e
pubbliche celebrazioni” in cui sia data per certa la credibilità delle
apparizioni di Medjugorje. L’obiettivo della lettera inviata dal capo dell’ex
Sant’Uffizio al nunzio a Washington, monsignor Viganò, era di evitare che
folle immense partecipassero agli eventi organizzati da Ivan Dragicevic, uno
dei veggenti che si dice in contatto con la Vergine.

La posizione della chiesa al momento è sempre quella del 1991, spiegava
Müller: finché il Pontefice non si esprimerà in proposito, non è possibile
classificare quei fenomeni come soprannaturali. Un provvedimento, quello del
prefetto, diretto alle diocesi d’America, ma presto preso a esempio anche in
Europa. A stretto giro, infatti, gli episcopati di Madrid, Siviglia e Toledo
chiarivano che “per evitare scandalo e confusione tra il popolo di Dio”,
sarebbe stato meglio porre qualche opportuno paletto. In virtù di ciò, si
legge nel comunicato dell’arcivescovado di Toledo – che è anche sede del
primate di Spagna –, “non è permesso al clero né ai fedeli partecipare a
incontri, conferenze durante i quali si dia per certa la credibilità di tali
apparizioni”. Non aiuta a districarsi nella vicenda neppure il fatto che il
clero (anche quello ai più alti livelli) sia diviso, lacerato. Così, se il
vescovo di Mostar è convinto che in cima a quella collinetta non ci sia
nulla di soprannaturale e mistico, e che la Madonna mai sia apparsa in
quelle zone, ci sono eminentissimi prìncipi della chiesa persuasi del
contrario. Il cardinale Schönborn, ad esempio, che nella cattedrale di Santo
Stefano a Vienna accoglie e fa parlare più volte l’anno i veggenti, con un’affluenza
di pubblico che raggiunge anche le cinquemila persone.

In tutto questo, c’è l’enigma rappresentato dal Papa. Che dirà Francesco?
Come giudicherà il dossier faticosamente compilato dalla commissione
istituita nel 2010 da Ratzinger? Poco prima di decollare alla volta di Roma
per il Conclave, lo scorso marzo, il cardinale Bergoglio autorizzava i
fedeli della capitale argentina a partecipare a riunioni e conferenze con
Ivan Dragicevic. In cinquemila presenziarono all’evento del 4 marzo al
Microestadio Malvinas, addirittura in diecimila all’appuntamento di due
giorni dopo al luna park di Buenos Aires. Il tutto con l’approvazione dell’arcivescovo.
Il copione degli eventi, sempre lo stesso: rosario, messa e apparizione
della Madonna. Non irrilevante è poi il fatto che il confessore di Bergoglio
dal 2010 fosse padre Berislav Ostojic, francescano giunto in Argentina da
Citluk, villaggio a pochi passi da Medjugorje. E i francescani, favorevoli
al riconoscimento delle apparizioni, da trent’anni sono in rotta con le
gerarchie ecclesiastiche locali. Ma questo accadeva prima del 13 marzo 2013.
Una volta eletto Papa, Bergoglio ha lasciato intendere che sulla questione
bisogna invece essere prudenti.

Si esprimeva così, il 14 novembre scorso, a Santa Marta: “La curiosità ci
spinge a voler sentire che il Signore è qua oppure è là; o ci fa dire: ‘Ma
io conosco un veggente, una veggente, che riceve lettere della Madonna,
messaggi dalla Madonna’. Ma la Madonna è Madre! Non è un capoufficio della
Posta, per inviare messaggi tutti i giorni. Queste novità allontanano dal
Vangelo, dalla pace e dalla sapienza, dalla gloria di Dio, dalla bellezza di
Dio”. Perché “Gesù dice che il Regno di Dio non viene in modo da attirare l’attenzione:
viene nella saggezza”.

© - FOGLIO QUOTIDIANO
di Matteo Matzuzzi – @matteomatzuzzi
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